Ecografia

L'ecografia rappresenta un esame di prima scelta nell'iter diagnostico di numerose patologie, sia mediche che chirurgiche. La semplicita’ di esecuzione e la mancanza di effetti collaterali
 la rendono inoltre una metodica sicura e ben accetta, insostituibile nel controllo di alcune patologie. L'aggiunta dei moduli doppler (sia pulsato che color) ha permesso inoltre lo studio dinamico quali quantitativo sia in campo angiologico (studio vascolare periferico e dei grossi vasi addominali) che internistico (studio vascolare epatico e renale fondamentale nella caratterizzazione di numerose patologie). L'ecografia è una metodica operatore-dipendente che richiede esperienza oltre che una perfetta conoscenza dell'anatomia, fisiopatologia e clinica delle malattie che si vogliono studiare. Importantissimo il ruolo svolto dall'ecografia nelle biopsie parenchimali la cui esecuzione sotto "guida ecografica" rendono l'esame sicuro, di alta affidabilita’ diagnostica e ben tollerato. L'impiego dei mezzi di contrasto costituisce, inoltre un importante passo di innovazione nella diagnostica ecografica. L'ecocontrastografia e' indubbiamente una delle più importanti rivoluzioni nell'ambito della diagnostica per immagini. Il principio attivo attualmente utilizzato è l'esafluoruro di zolfo (SF6); un gas che non si scioglie nel sangue. Quando il gas viene costituito in sospensione rimane intrappolato in minuscole sfere denominate “microbolle”, stabilizzate da un guscio di lipidi e iniettate in una vena del braccio. Grazie alle piccole dimensioni le microbolle si comportano come i globuli rossi e rimangono nel letto vascolare. Poiche' riflettono in misura superiore ai tessuti corporei l'energia trasmessa dagli ultrasuoni aumentano l'ecogenicita' del sangue quindi ci consentono di valutare la vascolarizzazione di una lesione. L’ecocontrastografia consente da tempo uno studio dettagliato dei tessuti parenchimatosi (fegato, pancreas, milza, reni ecc.) e, con l’ausilio della flussimetria Doppler e del colore, fornisce preziosi elementi per la diagnosi delle loro malattie acute e croniche. In particolare, nella caratterizzazione e nella stadiazione delle neoplasie, consente una rapida diagnostica differenziale sempre più accurata tra le lesioni benigne e quelle maligne. La buona tollerabilita', l'assenza di nefrotossicita', la rarita' di effetti secondari rilevanti, ne rendono possibile l'uso sicuro con controindicazioni limitate.